LA PRIMA MOSTRA FOTOGRAFICA DIFFUSA
SUI GRANDI PROTAGONISTI DEL BLUES E DEL ROCK
DAL 2 LUGLIO AL 31 AGOSTO
SERAVEZZA (LU) E
NEI BORGHI STORICI DELLA VERSILIA
“Crossroads – Gli incroci del blues” è il titolo della mostra fotografica di Guido Harari, che avrà luogo nel cuore della Versilia dal 2 luglio al 31 agosto 2021, in particolare nella città di Seravezza, nella grande frazione di Querceta e nei borghi storici della Versilia come Minazzana, Rio Magno e Azzano.
Una preziosa raccolta fotografica – con un totale di 28 immagini in gran parte mai esposte prima – messa a disposizione da parte di uno dei maggiori autori italiani, Guido Harari, uno dei fotografi personali di Fabrizio de André e Lou Reed, che con il suo obiettivo ha immortalato alcune delle maggiori icone della musica mondiale, come Neil Young, Bob Dylan, Carlos Santana, Bruce Springsteen, B.B. King e Frank Zappa.
Un viaggio alla scoperta del blues e del rock attraverso una selezione esclusiva dei loro maggiori protagonisti, immortalati in oltre quarant’anni di attività: da Carlos Santana (Londra, 1976) a David Gilmour dei Pink Floyd (Londra 1977), Jimmy Page dei Led Zeppelin (Zurigo, 1980), Neil Young (Milano, 1982), Bo Diddley (Milano 1982), Keith Richards dei Rolling Stones (Parigi, 1982), Frank Zappa (Los Angeles, 1982), Steve Winwood (Milano, 1983), Chuck Berry (Santa Margherita Ligure, 1983), Bob Dylan (Milano, 1984), Bruce Springsteen (Milano, 1985), Eric Clapton (Torino, 1985), Tracy Chapman (Torino, 1988) passando da B.B. King (Lugano, 1990) a Ry Cooder (Milano, 1990), Pino Daniele (Milano, 1991), John Lee Hooker (Redwood City, 1991), Tom Waits (Parigi, 1992), Zucchero (Lunigiana, 1992), James Brown (Milano, 1994), Jeff Buckley (Milano, 1994), Buddy Guy (Milano, 1994), Jeff Beck (Milano, 1998), John Mayall (Milano, 1999) e per finire Willy Deville (Chiari, 2003), Lou Reed (Modena, 2004), Bonnie Raitt (Milano, 2004) e Johnny Winter (Asti, 2008).
“Ho selezionato per questa mostra alcuni degli amori di una vita: vecchi leoni del blues (John Lee Hooker, B.B. King, Bo Diddley, Chuck Berry, Buddy Guy, John Mayall), stelle del rock (Eric Clapton, Keith Richards, Jimmy Page, Johnny Winter, Jeff Beck, Steve Winwood, Carlos Santana, David Gilmour, Neil Young, Springsteen, Frank Zappa), giovani discepoli (da Willy Deville a Bonnie Raitt e Tracy Chapman), outsiders di rango (Tom Waits, Ry Cooder, Jeff Buckley), fino agli italianissimi Pino Daniele e Zucchero. Gli incroci del Blues (avremmo potuto definirli anche ‘contaminazioni’, ‘collisioni’ o ‘intersezioni’, ma abbiamo preferito la perfetta sintesi di “Crossroads”) tengono a ribadire la grande lezione di una musica da sempre assolutamente inclusiva. L’anima della musica – il suo ‘soul’ – non conosce confini, non ammette steccati. In tal senso, il vecchio Blues arriva dal passato ad indicare l’ineludibile strada per l’unico futuro possibile”.
– Guido Harari
“Una «mostra diffusa», all’aperto e gratuita: rimanendo esposta per un lungo periodo di tempo, contribuisce alla valorizzazione del territorio, amplifica il valore storico e culturale dei luoghi, favorisce un flusso turistico e genera un indotto economico vitale, soprattutto in un anno come questo” afferma Giuseppe Campatelli, presidente dell’Associazione Alexandre Mattei.
“In un periodo di ridotta mobilità, è l’arte che deve andare incontro alle persone. Per questo motivo sono state scelte come location le piazze e le strade non solo dei centri abitati ad alta densità e turismo, ma anche i borghi storici dell’alta Versilia, meno battuti dal turismo di massa” spiega Luigi Grasso, organizzatore della mostra fotografica.
Durante il periodo espositivo sarà inoltre realizzata una serata evento al Palazzo Mediceo di Seravezza con momenti musicali. L’area dedicata all’evento sarà allestita secondo le norme di distanziamento, con ingressi contingentati e posti a sedere numerati.
La mostra “Crossroads – Gli incroci del Blues” è prodotta dall’Associazione Culturale Alexandre Mattei e The Hive Project, che dal 2015 hanno dato vita al Festival Blues, grande evento estivo che quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria, non verrà realizzato.
L’iniziativa è sostenuta dalla Fondazione Terre Medicee, ente gestore del Palazzo Mediceo di Seravezza, patrimonio mondiale dell’UNESCO, con il patrocinio del Comune di Seravezza, borgo storico della Versilia, che da sempre accoglie manifestazioni culturali legate soprattutto al mondo dell’arte e della musica.